LA FARINA PIÙ “GREZZA” RUBA LA SCENA ALLA DOPPIO 0

Meno raffinata e più buona

Quella di tipo 2 è ottima per la salute e per il palato

Non sempre la raffinatezza è sinonimo di buon gusto, soprattutto quando si parla di farine.

La doppio 0, la più raffinata di tutte, negli ultimi anni ha perso molta della sua popolarità, per accorgersene basta fare un giro tra i blog o seguire il tema in TV.

Sotto inchiesta è proprio il processo di raffinazione che elimina le migliori qualità nutrizionali, come vitamine, sali minerali e fibre. Infatti, attraverso una molitura industriale e meccanizzata il chicco di grano viene privato della crusca (ricca di fibre, vitamine del gruppo B e sali minerali) e del germe di grano (che contiene vitamine del gruppo B, sali minerali e antiossidanti come la vitamina E).

Nonostante tutto, rimane la preferita nell’industria alimentare, in particolare in quella dolciaria, perché è meglio conservabile, facile da lavorare e poiché i gusti dei consumatori non sono ancora completamente abituati al sapore della integrale. In controtendenza con le abitudini del settore, ma venendo incontro alla sensibilità dei consumatori e al desiderio di fornire un prodotto sano oltre che buono, B.Langhe ha deciso di sostituire la farina 00 con quella di tipo 2 nella preparazione delle sue torte di Nocciola e Nocciola e cioccolato.

Ma che cos’è il tipo 2 e in cosa si differenzia dalla 00? Quella utilizzata da B.Langhe è semplicemente farina integrale del miglior grano tenero passata al setaccio, per questo a differenza di quella raffinata mantiene le proprietà nutrizionali, è alto infatti il contenuto di crusca, ma è più gradevole al palato rispetto all’integrale. Chiamata anche semi-integrale, nella classifica delle farine, stilata in base al grado di raffinazione, è in ottima posizione:

–       Farina 00: la più raffinata, priva di germe e crusca è composta da amido, carboidrati semplici ricchi di zuccheri.

–       Farina 0: meno raffinata della precedente mantiene una piccola percentuale di crusca.

–       Farina 1: diminuisce ulteriormente il grado di raffinazione e aumenta il contenuto di crusca.

–       Farina 2: buone le caratteristiche nutrizionali ha un sapore più “famigliare” rispetto a quella integrale.

–       Farina integrale: soprattutto se macinata a pietra mantiene i principi nutritivi propri del grano. In sostanza è quella che si usava anticamente, prima che fossero introdotti i processi di raffinazione.

E’ sulla farina di tipo 2 quindi che B.Langhe ha deciso di investire, poiché la salute è importante e anche il gusto vuole la sua parte.



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