LA LEGGENDA DELLE UOVA DI PASQUA

L’uovo, quello grande, il più delle volte di cioccolato al latte, che nasconde piacevoli sorprese, è preso d’assalto da bambini e ragazzi durante le festività pasquali. Non solo per il piacere di scoprire le sorprese che nasconde, ma anche per mangiarne tutta la cioccolata! Ma si sa, i ragazzi son golosi. E non solo loro!

Ma quale storia si nasconde all’origine dell’uovo di Pasqua? Scopriamolo insieme!

Sarà nato prima l’uovo o la gallina? L’interrogativo è ancora aperto. Quello che si sa è che l’uovo non è così giovane come sembra, affonda le sue radici addirittura in epoca precristiana, quando già era avvolto da un’aura di sacralità (non solo di cioccolato!) che lo indicava quale simbolo per eccellenza di vita e fecondità: per i pagani rappresentava cielo e terra uniti, per gli egiziani era il centro dei quattro elementi, terra aria acqua e fuoco.

Le uova sono da sempre state considerate oggetti dai poteri speciali, portatori di vita al pari del grembo materno: venivano addirittura interrate sotto le fondamenta degli edifici per tenere lontano il male, e ancora portate in grembo dalle donne incinte per scoprire il sesso del nascituro, e tutte le spose vi passavano sopra prima di varcare la soglia della loro nuova casa.

La tradizione del dono delle uova risale, pare, all’epoca dei Persiani, che usavano scambiarsi le uova di gallina, spesso decorate a mano, al principio della primavera. L’uovo, quindi, simbolo della rinascita, che diventa resurrezione con l’avvento del cristianesimo.

Nella tradizione ortodossa le uova dipinte di rosso vengono portate in dono in cestini di paglia in chiesa nella notte di Pasqua e poi scambiate in segno di buon augurio.

Ma volete sapere quali sono da sempre le uova più famose? Vengono dalla Russia di fine ’800 e sono stati realizzati dal gioielliere Carl Fabergè. Nel 1885 lo zar Alessandro III gli commissionò la realizzazione di un prezioso uovo di Pasqua in oro e pietre preziose, come regalo per la zarina Marija. Unica regola imposta dalla casa di gioielli: nessuno avrebbe saputo prima il risultato finale. Mentre l’unica certezza era che l’uovo avrebbe contenuto una sorpresa! E così l’idea si trasformò in una tradizione. Il primo uovo realizzato, tanto per dare sfogo alla curiosità di chi legge, era di platino smaltato bianco che si apriva per rivelare un uovo d’oro, che nascondeva a sua volta un pulcino d’oro e una miniatura della corona imperiale.



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